C’è chi dice che lo stile shabby chic s’ispiri alle case delle nonne, piene zeppe di ninnoli, fiori, oggetti e decorazioni fai da te. E in parte, probabilmente, è vero. La traduzione letterale di questa tendenza è “trasandato chic”, ma la verità è che in una stanza arredata alla vecchia maniera nessun dettaglio può essere lasciato al caso. Tutto, dai colori alla tappezzeria, dai materiali alle decorazioni, va scelto con estrema cura affinché il risultato finale corrisponda alle aspettative.
I mobili devono avere un design retrò, ma questo non significa che tutto ciò che è classico andrà bene. In fatto di colori, per esempio, questa tendenza è piuttosto rigida: sono ammessi solo ed esclusivamente quelli chiarissimi, primi fra tutti il bianco, l’avorio, il grigio, l’azzurro, il rosa e il beige. Regole severe anche per quanto riguarda i materiali: vada per i mobili di legno chiaro verniciati in maniera imperfetta, meglio ancora se d’ispirazione provenzale. La tappezzeria, invece, dev’essere rigorosamente di lino e in pendant con i mobili.
Estremamente importanti, nello stile shabby chic, sono poi i complementi d’arredo. Sui divani, che avremo cura di tappezzare con tessuti preferibilmente floreali, non devono assolutamente mancare cuscini d’ogni tipo e forma, magari bordati di pizzo. Sulle superfici più in vista è consigliabile collocare vasi pieni zeppi di fiori freschi, in particolar modo camelie, rose, violette ed ortensie. Irrinunciabili sono anche i centrini sparsi qua e là, sempre nei colori pastello, e le candele.
Sempre per quanto riguarda gli elementi d’arredo, chi intende portare in casa lo stile shabby chic deve assolutamente procurarsi un bel po’ di oggetti di latta. Che si tratti di vasi o di vassoi, di scatole per biscotti o di portacandele, poco importa. L’’importante è abbondare. Via libera, infine, alle decorazioni fai da te: si potrebbe pensare, tanto per fare un esempio, ad uno specchio con la cornice interamente fatta di conchiglie, oppure a dei sacchetti di lino ricamati in cui infilare vasi e barattoli, e così via. Perché quando si parla di shabby chic, d’altronde, non c’è limite alla fantasia.
